L’allattamento al seno è di sicuro la fonte più ricca e completa di anticorpi e nutrienti che un neonato possa ricevere, ed è di certo uno dei momenti di intimità più sentiti e coinvolgenti che possono vivere la mamma e il suo bambino.
Ma allattare non è poi così scontato…ci sono mamme infatti che, per vari motivi non possono o non vogliono allattare. Per alcune donne il motivo è estetico, a volte psicologico; altre volte lo stato di salute della mamma o il fatto che debba assumere determinati farmaci, o alcune patologie del neonato diventano una controindicazione assoluta all’allattamento materno. La motivazione più comune però per la quale si deve rinunciare all’allattamento al seno è la mancata produzione del latte da parte della mamma.
Ricorrere al latte artificiale non deve essere un motivo di tristezza o di scoraggiamento, la mamma è sempre la mamma, sia se allatta sia se non può, ed è importante mantenere un clima sereno e amorevole durante ogni pasto del vostro bambino, perché sarà proprio il clima intorno a lui che darà qualità a quel momento.
Cercate di mettervi in una posizione comoda per proporre il biberon al vostro bimbo, proprio come se doveste allattarlo, create un clima intimo e familiare, addolcitelo con la vostra voce e rispettate i tempi di vostro figlio…non abbiate fretta…e renderete unico e personale ogni momento insieme.
Cosa significa Allattamento Artificiale
Una volta appurato che è impossibile allattare in modo naturale, sarà il pediatra a scegliere il latte artificiale che meglio si adatta alle esigenze del vostro bambino; esistono due tipi di latte artificiale:
• In polvere: soluzione da sciogliere in acqua oligominerale o del rubinetto precedentemente bollita; un’accortezza è quella di non utilizzare acqua in bottiglia aperta da più di 24 ore;
• Liquidi pronti per l’uso: la soluzione è già pronta, in bottiglia, e una volta aperta deve essere conservata in frigo.
Prima di ogni pasto, che dovrà seguire una rigidità negli orari, il latte va scaldato portandolo alla temperatura di circa 37°, potete aiutarvi con uno scaldabiberon o semplicemente mettendo il biberon a bagnomaria.
È importante ricordare che il latte avanzato nel biberon dopo la poppata non può assolutamente essere riutilizzato.
Il biberon e le tettarelle utilizzate, dopo ogni pasto, devono essere accuratamente lavate e sterilizzate prima di essere riutilizzate, o mediante bollitura (circa 20 minuti) o con soluzioni disinfettanti a base di amuchina al 2% (da cambiare ogni 24 ore) o mediante sterilizzatore.
Gli oggetti sterilizzati non devono essere risciacquati prima dell’uso.
Un articolo molto utile!
Io dovrò allattare in maniera artificiale poichè assumo vari farmaci che non posso interrompere!
Il vostro articolo mi ha chiarito un pò le idee!!!
GRAZIE
Grazie a te Sabrina per il supporto e il complimento! Continua a seguirci e tienici aggiornati sulla tua gravidanza! Buona giornata da Mamma in progress
Cara Sabrina,
purtroppo questo articolo riporta in maniera grossolana e imprecisa come si effettua la corretta preparazione del latte artificiale in polvere (passaggio fondamentale per la sicurezza e la salute del tuo bambino!). In primis, non è importante se l’acqua è di bottiglia o di rubinetto: va COMUNQUE bollita, l’acqua di bottiglia non è certo sterile! Secondo: la polvere stessa non è sterile e quindi non basta scioglierla in acqua. L’acqua (che è stata precedentemente bollita) deve essere a 70 gradi centigradi quando si miscela alla polvere. Questo passaggio è fondamentale per rendere sicura la polvere, dato che non lo è. Trovi informazioni esaustive e corrette in questo opuscolo del Ministero della Salute: http://www.lattematerno.it/files/latte_artificiale_libretto.pdf
Mi permetto di segnalarti un’informazione sui farmaci: da quello che intuisco sono farmaci che stai prendendo anche ora, e suppongo tu sia in gravidanza. In linea generale, se un farmaco è consentito in gravidanza, lo è anche in allattamento. Purtroppo molti medici (e molti foglietti illustrativi dei farmaci!) considerano erroneamente l’assunzione di farmaci un impedimento all’allattamento. In realtà quelli veramente controindicati sono pochissimi, e spesso esiste a questi un’alternativa sicura. Su questo argomento c’è questo documento interessante dell’Agenzia Italiana del Farmaco: http://www.agenziafarmaco.gov.it/wscs_render_attachment_by_id/111.39546.11376872911155e25.pdf?id=111.39551.1137687291221 siccome però ovviamente non ci si cura con il fai da te, esiste un bellissimo servizio gratuito, a disposizione sia dei medici sia dei cittadini, che fornisce informazioni sull’uso di farmaci in gravidanza e allattamento. E’ il numero verde 800 88 33 00 , risponde il Centro Antiveleni dell’ospedale di Bergamo, che fornisce anche questo tipo di servizio. Basta dire qual è il farmaco che si dovrebbe prendere, e il dosaggio e sanno dire se questo farmaco è compatibile o meno. Nel caso non fosse adatto in allattamento si può chiedere se esiste un farmaco alternativo. Chiaramente tutte queste informazioni vanno poi condivise con il medico!
Auguri per la tua gravidanza