La lotta al colesterolo è molto importante, perché quello cattivo, l’LDL, è in grado di danneggiare anche gravemente la nostra salute, inficiando sia lo stato generale che il cuore in particolare.
Per questo motivo, durante il XI Congresso annuale della Società Italiana di Terapia Clinica e Sperimentale, che si è tenuto presso l’Università di Milano, è stato rivisto il valore soglia, reso ora ancora più basso e pari a massimo 100 mg/dl. Il tutto è finalizzato, naturalmente, a salvaguardare non solo i soggetti a rischio da possibili eventi cardiovascolari.
Per capire l’importanza di questa decisione, si deve sottolineare che un anno fa la Società Europea di Cardiologia aveva fissato il limite in questione solo ed esclusivamente per i soggetti critici. La decisione di contravvenire a quanto stabilito, riducendo anche per tutti gli altri soggetti il limite massimo di colesterolo nel sangue, non è di certo casuale. Si deve, infatti, notare che nel nostro paese i dati parlano chiaro.
Negli ultimi anni, infatti, in Italia quello del colesterolo alto è diventato un problema sempre più stringente. Parliamo di un totale di oltre 12 milioni di persone, che rappresentano il 20% della popolazione. A conti fatti, è possibile dire che 1 italiano su 5 ha a che fare con l’ipercolesterolemia. Questo significa che un numero sempre maggiore di italiani rischia dei seri problemi cardiovascolari legati proprio a questo fenomeno, nonché la formazione di placche aterosclerotiche che, con il passare degli anni, fanno a indurire le arterie, rendendo sempre più difficile il passaggio del sangue e, di conseguenza, l’ossigenazione dei vari tessuti.
Attenzione anche alle donne in dolce attesa. Se da un lato è una dato di fatto che il tasso di colesterolo nel sangue aumenta durante le prime otto settimane di gravidanza, e risulta essenziale per la crescita e nutrizione del feto, dall’altro bisogna mantenere alto il livello di attenzione affinché non si sviluppi la cosiddetta ipercolesterolomia cardiaca. Quando si parla di colesterolo, la raccomandazione dei medici specialisti verte sempre su un punto fondamentale: si deve mantenere uno stile di vita sano e si deve seguire un regime alimentare corretto.
Se si è in gravidanza, anche in questo caso attenzione a seguire opportuna dieta ipolipidica ed esercizio fisico costante. La classica sana e corretta alimentazione che tutti consigliano, senza eccessi, senza junk food o cibi che potrebbero aumentare il livello di colesterolo nel sangue. Questo suggerimento vale per tutti e non solo per i soggetti a rischio, proprio perché la prevenzione è importante quanto, se non di più, della cura della patologia.
Tra i vari consigli c’è anche quello di assumere degli integratori alimentari a base di ingredienti naturali. Uno tra questi è il glucomannano, che è una fibra idrosolubile che si ottiene dalla lavorazione di un tubero, noto come Amorphophallus koniac. Proprio per questo, prende anche il nome di gomma di konjac ed è anche utile, oltre che per il mantenimento dei valori di colesterolo entro i limiti imposti, anche come integratore dimagrante.
Trattandosi, infatti, di una fibra idrosolubile, il glucomannano va ad aumentare sino a 100 volte il suo volume, permettendo la pulizia profonda delle pareti addominali, che vengono così liberate da moltissimi rifiuti tossici e non solo. La sostanza, inoltre, aumenta il senso di sazietà e questo porta a mangiare di meno. Ciò ha un duplice vantaggio, sia sulla linea che sull’ipercolesterolemia. Queste buone norme consigliate, nonché l’ausilio di prodotti naturali come quello appena citato, dovrebbero contenere i rischi legati al colesterolo cattivo alto.
Proprio per questo motivo, al fine di evitare un aumento di casi e di pazienti, si è pensato di abbassare ulteriormente i limiti imposti circa la presenza di grasso nel sangue. Tenendo bassi questi valori, il cuore ne trae giovamento e lo stesso effetto si ha a 360 gradi su tutto l’organismo.
È importante, quindi, prestare molta attenzione alla dieta quotidiana, al peso in eccesso e si deve sempre mantenere uno stile di vita attivo e non di certo votato alla sedentarietà, in modo tale da allontanare lo spettro del colesterolo alto.