Prolattina alta: che fare? Quali sono i rimedi?

Livelli elevati di prolattina si manifestano nelle donne in gravidanza e nelle puerpere: l’iperprolattinemia deve essere curata perché provoca una condizione di infertilità. Quali sono i rimedi per regolarizzare i livelli di prolattina alta? Scopriamoli in questa guida.

Prolattina alta: cause e sintomi

L’ipofisi è la ghiandola responsabile della produzione di prolattina, l’ormone che, a seguito del parto, favorisce la produzione del latte materno.

Generalmente, è presente nell’organismo in quantità ridotte e – fermo restando che bisogna sempre tener conto dei valori di laboratorio – orientativamente, nella donna, la prolattina è compresa tra 2 e 29 nanogrammi per millilitro, fatta eccezione per il periodo della gravidanza che ne fa registrare un aumento notevole.

Per gli uomini, i valori di riferimento sono, invece, leggermente inferiori.

Ma cosa succede quando nell’organismo si registrano quantità elevate di prolattina?

L’iperprolattinemia colpisce, più frequentemente, le donne in età fertile determinando l’irregolarità o, addirittura, la totale assenza del ciclo mestruale (amenorrea).

L’amenorrea causa una condizione di infertilità perché non si verifica l’ovulazione, con conseguente difficoltà a rimanere incinta.

Le cause potrebbero essere rintracciate nel malfunzionamento dell’ipofisi, ma anche nella somministrazione di alcuni farmaci antidepressivi, antipsicotici o per la pressione.

Iperprolattinemia: rimedi naturali

Nel caso in cui le analisi del sangue rivelassero la presenza eccessiva di questo ormone, si potrebbe optare per un rimedio del tutto naturale come l’agnocasto, una pianta appartenente alla famiglia della Verbenaceae, che ha il potere di regolarizzare il sistema ormonale, incidendo – quindi – sul miglioramento dell’ovulazione e sulla regolarità del ciclo mestruale.

L’agnocasto contribuisce ad abbassare, significativamente, i valori alti di prolattina e di FSH, agendo sull’ipofisi e risultando positivo e determinante anche nella produzione di progesterone.

Conosciuto anche come “falso pepe”, è ottenuto dai frutti che ne contengono l’olio essenziale, flavonodi, alcaloidi e glicosidi e – tra le altre proprietà – c’è anche quella sedativa che contribuisce ad alleviare i disturbi da ansia e stress.

Inoltre, l’agnocasto è un ottimo coadiuvante in fase di menopausa, aiuta ad affrontare stati di depressione, nervosismo e di irritabilità, ma anche disturbi fisici come gonfiori, ritenzione di liquidi, vampate.

Agnocasto: dove comprarlo e prodotti

L’agnocasto è disponibile in compresse e gocce e per il suo utilizzo conviene sempre consultare il medico. In farmacia, in parafarmacia, in erboristeria e in ogni altro E-Commerce è possibile acquistare una confezione di Solgar Agnocasto integratore alimentare.

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Questo prodotto contiene 90 capsule d’agnocasto che agisce sul principale centro di regolazione neuroendocrina, sostenendo la produzione dell’ormone luteinizzante (LH) che regolarizza il ciclo ormonale.

La regolarità del ciclo mestruale e livelli normali di prolattina sono i requisiti fondamentali per la fertilità femminile.

Composizione del prodotto: Agnocasto (Vitex agnus-castus L.) frutto polverizzato.  Idrossipropilmetilcellulosa. Antiagglomeranti: Magnesio stearato vegetale, Biossido di silicio. ErbaVita Agnocasto 60cps, fonte naturale di agnuside, è un altro interessante rimedio naturale per regolarizzare il ciclo mestruale.

A base di estratto EVFE® (Erba Vita FibrEnzimatico) di Agnocasto è necessario assumere 1 capsula al giorno, con acqua. Si ricorda che chi già assume farmaci che agiscono sul controllo del ciclo, compresa la pillola anticoncezionale, è meglio evitare l’assunzione di l’Agnocasto.

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